Così come è arrivato, Giugno se ne va, in punta di piedi, mestamente, silenziosamente.
Mi lascia nelle mani di Luglio, con la sua T-shirt violetta dalla stampa buffa, sorridente e sornione, tiene in mano lunghi tubi di quelli che dentro contengono progetti e planimetrie. Luglio, ha grandi progetti, è li, sulla porta che mi guarda, con le braccia tese e quelle fossette irresistibili. Luglio, con i baffi e quel po’di barba, incolta, quanto basta alla moda per renderlo seducente. Luglio è lì, che mi aspetta. Non posso far altro che prendere una ricorsa e corrergli tra le braccia speranzosa.
