Settembre 2019

Agosto malinconico, si gira, sulla porta, come a volermi dire qualcosa.

Mi guarda solamente, lo fa in silenzio.

Ma io in quello sguardo rivivo emozioni, dolcezze, shottini e abbracci.

“Agosto se ne è andato, biondina, ito.”

La voce di Settembre è sempre maliziosa, colta, profonda, ma sempre abbastanza ambigua da renderlo affascinante. Settembre lo sa che non è tra i miei mesi preferiti, ma quest’anno ha un piglio che non ho mai visto in lui. Saranno le bretelle, i piedi scalzi o quell’aria leggera. “Soffierà il mio vento, sarai regina della montagna”. Forse Settembre è sbronzo, penso.

Mi tende la mano, io incerta la afferro e mi porta al mare. Seduta sugli scogli, chiudo gli occhi, ascolto le onde infrangersi, baciata dalla luna, li riapro solo quando mi sento sussurrare da dietro l’orecchio: “Goditi, biondina”, sento nascere un sorriso, mentre un brivido mi arriva alla testa.

Sì, mio caro Settembre, lo farò.