Non mi piace mai veder fare le valigie ad Ottobre, così esco dalla stanza. Anche se quest’anno l’ho trovato un po’rigido è pur sempre il mio mese preferito e mi dispiace sempre quando se ne va.
Immersa nei miei pensieri ottembrini arriva un vento freddo, ma gentile. È Novembre, con i pantaloni blu e le bretelle, la camicia, il gilet e un cappello buffo. Ci accomodiamo in cucina, dove gli offro una cioccolata calda con la cannella che acquista più sapore nelle sue domeniche. La beviamo, parliamo e scherziamo. “Ehi, ti va di uscire?”
Braccio sotto braccio passeggiamo. Il cielo è azzurro, l’aria è fredda e gli alberi si spogliano ad ogni folata di questa fredda brezza di novità.
“Posso dirti il futuro, se vuoi, sará più semplice.”
“No. Va bene così. Sorprendimi”
E continuiamo a camminare, godendo del silenzio, tra una foglia e l’altra, scrivendo passo dopo passo ogni piccola curiosità.