Febbraio è volato, come ogni anno, un po’ sciocco arriva Marzo, che mi sorprende mentre mi sto asciugando dalla pioggia battente ed incessante, prima di prendere l’ultima medicina.Mi dice, accendendo il phon per aiutarmi, che quest’anno non mi porterà viaggi oltreoceano, ma cene piene di amici, una bimba tutta nuova, dei concerti interessanti, barbe incolte, felpe rosse, letti gialli, abbracci di frescolana e, mentre continua a fare la lista, io lo guardo da sotto l’aria calda che mi spettina i capelli. E rido.
Ben arrivato mio caro Marzo.