Novembre finalmente se n’è andato sbattendo pure la porta, l’insolente. Se n’è andato (finalmente) antipatico e nervoso (Novembre). Con lui se ne vanno delusioni e cattiverie, malesseri e fatica.
Avvolta nel mio plaid blu notte mi preparo ad accendere la tv e godere delle mie serie tutta soddisfatta quando, d’improvviso un vento gelido mi rabbrividisce. Eccolo lì Dicembre. Non lo guardo neanche, stanca e rassegnata. Sbuffo. Mi guarda con aria di sfida. Tengo lo sguardo verso la televisione. Dico con fermezza, ma con voce bassa che lo odio a lui, bello di casa. Che porta il freddo, il gelo, il vento, le labbra screpolate, il Natale e il capodanno.
“Si. Io ti odio”
“Mh” risponde “mi siedo qui?”.
“Si”. E alzo il volume.